La mia esperienza con gli Hosting
Le seguenti informazioni sono da considerare tutte mie opinioni personali, basate sull’esperienza diretta che ho avuto da cliente presso i vari Hosting Providers. I piani sono tutti shared hosting base, per siti con modeste caratteristiche.
Non sono in alcun modo da ritenere giudizi definitivi, o da prendere alla lettera, altri clienti potrebbero essere più o meno soddisfatti dei servizi acquistati.
Ecco la mia classifica dal migliore:
- Serverplan
- DominiOk
- Netsons
- Aruba
- Welio
- Fastnom
- Server
Ed ora prendo in esame gli Hosting in ordine cronologico, tutto è iniziato con…
Aruba
Sito web: www.aruba.it
Piano preso in esame: Hosting Linux Basic e Easy e Hosting WordPress
Costo annuale: piano Easy €60 (in promozione €15), il piano Basic a €33 (in promozione a €12), Il piano WordPress a €45 (in promozione a €20). Prezzi arrotondati e non ivati, promozioni valide solo il primo anno.
Area clienti: Custom
Assistenza: ticket o telefono
Spazio web: illimitato
Traffico: illimitato
Sottodomini: no, ogni sottodominio si paga come nuovo piano
Caselle email: illimitate da 1GB e 10 caselle da 5GB nel piano Easy. Nel Basic e nel WordPress sono 5 caselle da 1GB, nessuna da 5GB, ma aggiungibili.
Database: 5 db MySql per un totale di 1GB, su disco SSD (nei piani Basic non c’è database, è aggiungibile con €7 + IVA annuali). Il piano WordPress prevede 1 solo DB da 1GB.
Backup: incluso nei piani Easy e WordPress, opzionale a €2 + IVA nei piani Basic.
Certificato SSL gratuito: si
Aruba è una Web Farm celebre e storica, iniziai ad essere loro cliente circa 20 anni fa, oggi non lo sono più, però capita di contattarli perché ho collaboratori e clienti che usano Aruba.
Spesso vedo nei forum chi diffama i loro servizi, ritenendoli scarsi o non funzionanti, e perché l’assistenza è lenta. In qualche caso è vero, e a volte i siti risultano lenti (dipende dal server, potresti avere la sfortuna di capitare in un server vecchio e/o sovraffollato), però in genere sono stato sempre abbastanza soddisfatto con i siti piccoli. Negli anni ho provato alternative sempre deludenti (non le nomino nemmeno), quindi a confronto Aruba resta una opzione stabile, ma con rapporto prezzo/prestazioni non buono.
Aruba ha perso il primato low cost da molti anni, oggi ci sono servizi migliori a minor prezzo. Considerando che oggi è necessaria l’aggiunta di Mysql e Backup per qualsiasi uso comune (anche WordPress necessita di database), il costo reale del piano Basic è €42 + IVA annuali, per questo motivo la scelta ricade sul piano WordPress, che per una differenza minima offre di più. Nel piano WordPress non sei vincolato all’installer, puoi installare manualmente qualsiasi altro CMS.
Secondo me Aruba resta in auge per fama e perché fa un po’ da salvagente per tutti, esperti e neofiti. Il piano Easy sarebbe il vero parametro medio ma attualmente ha un costo alto. Il piano WordPress è interessante, perché è paragonbile ad altri servizi della concorrenza nella stessa fascia di prezzo.
I motivi principali per cui ho lasciato Aruba sono i seguenti:
- Limitazioni nel controllo dei propri siti web. Preferisco usare cPanel. Al tempo della mia dipartita fornivano solo caselle POP3, e se volevi IMAP era una opzione a pagamento (oggi danno finalmente IMAP). I sottodomini non sono inclusi e diventano piani hosting da pagare annualmente, questo è inutilmente oneroso, ridicolo. Insomma, i competitor erano più generosi. Molte di queste limitazioni le hanno rimosse a partire dal piano Easy.
- Caotica area clienti. Lo è sempre stata, adesso l’hanno migliorata.
- Prestazioni minori di altri hosting.
- Backup dei file ma non del database, questo lo devi fare manualmente (o aggiungendo un plugin apposito in WordPress).
Sintesi su Aruba: è il classico carrozzone italiano, tutti salgono e si accontentano. Sai che per la stessa cifra puoi avere di meglio.
Consigliato: no.
Netsons
Sito web: www.netsons.com
Piano preso in esame: Hosting Web e Hosting SSD.
Costo annuale: Hosting Web parte da €30 € e Hosting SSD parte da €52 (scontato primo anno a €44). Prezzi IVA esclusa.
Area clienti: l’area clienti è custom e la gestione è con cPanel
Assistenza: ticket e telefono
Spazio web: frazionano i piani aumentando spazio. I pian piccoli (sia Web che SSD) sono da 10GB.
Traffico: illimitato
Sottodomini: erano illimitati, ora Hosting Web ha 5 e Hosting SSD 10.
Caselle email: 5 in Hosting Web, 10 in Hosting SSD.
Database: 1 solo in Hosting Web, invece 10 in Hosting SSD.
Backup: si, giornaliero per 1 mese
Certificato SSL gratuito: si
Ho iniziato a trasferire i miei siti da Aruba verso Netsons circa 15 anni fa. L’azienda all’inizio ebbe successo per i servizi gratis dati come sottodomini “nome.netsons.org”. Hanno ancora il piano gratis ma secondo me questo aspetto non è più trainante, serve solo da test per i nuovi clienti, questi dovrebbero acquistare un hosting professionale con un nome a dominio.
Ho indicato due piani perché sono abbastanza simili e li ho usati entrambi. Arrivando da Aruba le differenze erano notevoli, però oggi non ne sono più molto convinto, mi sembrano abbastanza allineati. In Netsons però forniscono cPanel e qualche libertà in più per gestire i siti, questo è un punto a favore.
Perché ho lasciato Netsons? Perché il servizio ha iniziato ad avere problemi tecnici:
- Strani rallentamenti nei siti, pagine che si aprivano dopo vari secondi. Era un fenomeno casuale quindi si trattava di overload dei server in certi orari. Hanno migrato i siti più di una volta. Ma il problema non si risolveva, dovevano investire in nuove macchine, ho sopportato per mesi in attesa di miglioramento.
- Disconnessione del database, e improvviso sito offline. E’ successo con siti diversi, ripetutamente. Quando accadeva dovevo fare il giro di controllo per assicurarmi che tutto fosse in ordine. Si risolve solo tramite il reset dell’utente MySql e cPanel, andava chiesto via ticket, oppure ti arrangiavi seguendo le istruzioni che hanno messo in F.A.Q. Molto brutta questa situazione.
- Il mio dominio finiva flaggato come spammer in SpamHaus, quindi non potevo inviare o ricevere email. Questo accade negli shared hosting, ma non con la frequenza che subivo io, era colpa di altri siti nello stesso server, forse hackerati. Ritengo che l’hosting debba dotarsi di strumenti di sicurezza per evitare questo tipo di problema.
Sintesi su Netsons: dopo il brutto periodo che ho sperimentato sembra che abbiano investito, oggi sono stabili e tra gli hosting affidabili, ma la mediocrità del servizio è come Aruba.
Consigliato: solo per siti WordPress standard e piccoli, non ho provato Prestashop.
Fastnom
Sito web: www.fastnom.it
Piano preso in esame: Hosting Low-Cost tipo Start
Costo annuale: 7.65 € + IVA per l’hosting a cui si aggiungono altri 9-12 € per il dominio.
Area clienti: l’area clienti è custom e la gestione è con DirectAdmin
Assistenza: solo ticket
Spazio web: 1GB
Traffico: 10GB
Sottodomini: 1
Caselle email: 5
Database: 1
Backup: no, manuale.
Certificato SSL gratuito: no
Ho conosciuto Fastnom attraverso un collega che aveva un account da rivenditore, quindi con spazio multidominio, frazionabile. Al tempo volevo provare un hosting paragonabile al piano più economico di Netsons.
Fastnom ha un aspetto decisamente antiquato, credo abbiano sposato la filosofia “mai cambiare la cosa che si conosce bene”, con tutti i pro e contro di tale filosofia. I piani non sono cambiati da anni, il piano base è aumentato di 1 euro dopo 4 anni, incredibile.
In Fastnom dividono il servizio hosting dal dominio, quindi sono due costi a parte che devi sommare, i domini hanno prezzi diversi, e variano anche se si tratta di registrazione, trasferimento o rinnovo. Il totale arriva a circa 20 euro annuali ivati. Sono davvero molto economici.
Il pannello DirectAdmin all’inizio mi aveva spiazzato: è un po’ spartano, e puoi agire come gestore del sito, oppure, nel caso di rivenditore, come “gestore dei gestori di siti”, e ovviamente con poteri diversi. Quindi passi da una versione all’altra, ma inizialmente non è chiarissimo come funziona. DirectAdmin sostanzialmente fa quel che serve per creare caselle di posta, utenti FTP, database, tuttavia preferisco cPanel.
Nella maggior parte dei casi ho gestito i siti del collega, ho registrato un solo sito con il piano Hosting Low-Cost. I ticket inviati sono stati tutti risolti velocemente e bene. Il servizio non ha subito problemi importanti, qualche anno fa i siti del mio collega hanno avuto disagi con la posta, poi il numero di siti da gestire si è ridotto e abbiamo deciso di spostare tutto su Serverplan.
Sintesi su Fastnom: usano modi che a me risultano inusuali, forse sono troppo abituato a cPanel. I piani sono un po’ troppo stretti, e manca SSL e backup, quindi se hai un sito che necessita di qualcosa in più devi acquistare opzioni o passare a piani superiori. Non so se è conveniente.
Consigliato: no, sono rimasti indietro. Forse la loro offerta va bene per chi vuole spendere poco.
Server
Sito web: www.server.it
Nuova gestione VirtualSolution, piani nuovi, non valgono più le informazioni che avevo io.
Una decina di anni fa ho provato Server.it per circa un anno. Sono stato molto contento delle performance, arrivavo da una situazione problematica con Netsons. Oltre alle performance si aggiungeva il prezzo molto basso: circa 14 euro ivati per un anno, per un piano generoso. Pensavo fosse impossibile un servizio così (forse avevo ragione, dopo poco sono esplosi e hanno ceduto l’azienda).
Sono fuggito quando hanno aggiunto un sistema di caching che ha compromesso il funzionamento dei miei siti, non aggiornavano i campi e avevo problemi irrisolvibili con ajax e i salvataggi. Ho dovuto scegliere in fretta una soluzione alternativa: ho provato Welio e ho spostato tutto.
Sintesi su Server: ho avuto delle comunicazioni con la nuova gestione, avanzavo dei soldi maturati con un programma di affiliazione. Non me li hanno riconosciuti e pagati, mi hanno ignorato.
Consigliato: no, la nuova gestione mi ha dato una cattiva impressione, dovevano accollarsi i debiti dell’azienda acquistata.
Welio
Sito web: www.welio.it
Cessata attività ora i link girano verso Supporthost.
Dopo la fuga da Server, ho usato Welio per 3 anni, il servizio era buono e l’assistenza rapida ma in agosto 2019 mi sono schiantato di nuovo. I servizi hanno iniziato a funzionare male. Ho spostato tutti i siti in Serverplan.
Serverplan
Sito web: www.serverplan.com
Piano preso in esame: Startup (però anche Starterkit non è male per i siti piccoli)
Costo annuale: € 76 + IVA (spesso scontato il primo anno), il piano Starterkit € 26 + IVA (più paragonabile agli altri low cost)
Area clienti: l’area clienti è custom, la gestione è con cPanel
Assistenza: ticket e telefono
Spazio web: 20 GB SSD (lo Starterkit è 5GB)
Traffico: illimitato
Sottodomini: 50 (Starterkit sono 5)
Caselle email: 50 (Starterkit sono 5)
Database: 20 per 10 GB, max 5 GB per singolo DB (Starterkit ha 1 solo database da max 2 GB)
Backup: si
I piani che chiamano “Hosting Condiviso Linux e Windows” sono identici a quelli che chiamano “Hosting WordPress” e “Hosting Prestashop“, mi hanno rivelato che si tratta puramente di nomi commerciali, ma tecnicamente non ci sono differenze.
Ho scelto Startup, ma per i siti leggeri è meglio risparmiare acquistando Starterkit. Nella tabella comparativa i primi tre piani (Starterkit, Startup, Enterprise) sono praticamente lo stesso servizio, solo che cambiano i limiti di spazio, database, email. I 3 piani hanno limite di memoria PHP impostato a 1 GB, che è molto, solo di recente i concorrenti hanno iniziato a consentire questa misura (a volte non è predefinita, la devi cambiare manualmente). L’ultimo piano, Enterprise Plus, è una soluzione a parte su server meno affollati, la chiamano “soluzione semi dedicata”. Le differenze tecniche si leggono nella finestra popup che appare cliccando “più potente”. In questo caso il limite di memoria PHP è impostato a 2 GB e sono sbloccati altri limiti. Dopo 5 anni sto consigliando ancora Serverplan perché il servizio è stabile, e le performance sono buone. L’interfaccia del carrello è facile, puoi intestare i domini a te stesso come opzione predefinita, oppure ad altri nello step finale. Puoi anche acquistare solo lo spazio hosting e poi puntare un dominio con i DNS in altri hosting.
Ci sono alcune limitazioni non pubblicizzate: limite orario di 300 email inviate, quindi non va bene usare usare l’SMTP del piano hosting per fare invii di massa. Il numero di file presenti nell’account non può eccedere i 200.000 (di solito non è un problema, solo i siti molto grandi producono tanti file). La dimensione massima di ogni singolo database non può superare i 5GB di spazio (anche questo non da problemi).
Sintesi su Serverplan: moderno, pannello del cliente chiaro. Assistenza veloce e anche telefonica. Performance molto buone, il prezzo di Starterkit è molto competitivo, risulta basso rispetto alla concorrenza, e le prestazioni sono sensibilmente maggiori. Il prezzo del piano Startup è un po’ alto ma ne vale la pena quando hai un sito grande.
Consigliato: si, l’esperienza è positiva.
Domini Ok
Sito web: www.dominiok.it
Piano preso in esame: Linux 5GB (per i siti piccoli basta comprare il dominio che ha un hosting gratis compreso)
Costo annuale: € 17 + IVA ma dominio a parte (nel caso di hosting gratis paghi solo il dominio, es. 9 o 15 euro)
Area clienti: l’area clienti è custom, la gestione è con cPanel
Assistenza: ticket
Spazio web: 5 GB (hosting gratis è 500 MB)
Traffico: 50 GB (hosting gratis è 20 GB)
Sottodomini: 20 (hosting gratis è 10)
Caselle email: 20 (hosting gratis è 10)
Database: 20 (hosting gratis è 10)
Backup: no (manuale)
Ho iniziato ad usare Domini Ok il 15 aprile 2020. Il servizio è del tipo che separa i piani hosting dai domini, quindi va sommato il costo annuale del dominio (.it è 9 euro mentre .com è 15 euro) con il piano hosting che si preferisce, io pago 30 euro annuali circa, IVA compresa. I piani Linux Base da 5 e 10 GB sono molto interessanti, costano poco e soddisfano la maggioranza delle esigenze di siti piccoli e medi.
Le performance del server mi sembrano discrete. L’uptime è buono. Le direttive PHP sono sufficienti per i requisiti di WordPress, però bisogna aumentare il timeout (in wp_config.php va messo “set_time_limit(300);”). A parte questo penso che il servizio vada usato con moderazione, per siti medio piccoli.
Ho installato anche Prestashop, non ho trovato difficoltà, tecnicamente funziona però è un po’ lento. Non lo consiglio per chi vuole fare ecommerce, credo sia preferibile spendere qualche decina di euro in più per un piano più performante (forse i piani NVMe e PRO sono più veloci ma non li ho ancora provati).
Domini Ok ha una caratteristica distintiva molto interessante rispetto ai competitor: offre un piccolo hosting gratuito assieme all’acquisto dei domini, quindi ogni dominio è sempre dotato di un po’ di spazio compreso che consiste in 500 MB con 20 GB di traffico mensile, danno anche un database e posta, sottodomini e addirittura cPanel. In pratica hai un mini servizio completo. Non mi viene in mente nessuno che per 10 euro di dominio ti dia tutto questo. Ovviamente l’hosting gratis può essere accettabile solo per chi ha esigenze minime.
Piccolo neo: il backup non è automatico, quindi per preacauzione devi ricordare di fare backup ogni tanto, oppure installare moduli/plugin che facciano backup schedulati.
Sintesi su Domini Ok: all’apparenza è molto spartano, anche l’area cliente credo sia stata sviluppata da loro, ha pochi fronzoli e non ha una interfaccia moderna tipo WHMCS. Per il momento mi ritengo soddisfatto, non ho dovuto chiedere molta assistenza ma le risposte che ho avuto sono sempre state veloci e risolutive. Penso sia perfetto per siti low budget e siti WordPress normali (escludo quelli dotati di Woocommerce, e altre estensioni impegnative). Per ora continuo a scegliere Serverplan per le esigenze di PrestaShop, ma forse proverò uno dei piani superiori se ne ho l’occasione.
Consigliato: si, servizio generoso e buono per siti WordPress, meno per Prestashop.
Menzioni speciali
Ringrazio tutte le persone che hanno inviato suggerimenti. Ci sono hosting che io non ho provato, ma che aggiungo qui di seguito per chi fosse interessato.
Siteground: https://www.siteground.it/
Xlogic: https://xlogic.org/
Hostingperte: https://hostingperte.it/
Infine ringrazio anche chi ha dato un riscontro su Register, anch’io l’ho provato e concordo che è uno dei peggiori, se non il peggiore. Non ho voluto dedicargli un commento, quando mi capita qualcuno in Register lo trasferisco appena posso.
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