Ha ancora senso tenere la compatibilità per Internet Explorer 7 ed 8? Posso fidarmi nell'usare certe proprietà nuove di HTML5 e CSS3? Il mobile sta diventando davvero importante? La gente nel proprio mobile usa il browser Android oppure altri? Cerchiamo di rispondere a queste ed altre domande che ci affliggono ogni giorno.
Il terzo trimestre 2013 è concluso, vediamo a che punto siamo con le statistiche di utilizzo dei browser, osservando i dati sia a livello mondiale che a livello italiano. E facciamo anche un confronto tra i dati annuali e quelli dell'ultimo trimestre, per capire il trend futuro.
Nel sito StatCounter stavolta analizzo i dati parzialmente combinati, significa che per alcuni browser sono state raccolte varie versioni, questo ha senso perché Chrome e Firefox aggiornano costantemente le versioni con micro update, ed in modo automatico, quindi di fatto non ci sono notevoli alterazioni nelle caratteristiche fondamentali del browser. Mentre invece Internet Explorer ha ancora un aggiornamento manuale, e presenta sostanziali differenze tra le versioni. Inoltre IE10 è installabile solo nei sistemi operativi Windows 8 e 7, poi IE9 è solo per Vista e 7, infine i sistemi XP devono accontentarsi al massimo di IE8.
Innanzitutto vediamo una similitudine tra i dati raccolti a livello mondiale e quelli italiani, quindi possiamo dire che non siamo fuori dal mondo (almeno in questo ambito).
Google Chrome è il padrone del mercato, da solo si accaparra oltre il 40% dell'utenza web, lo segue Mozilla Firefox con il 20%, ma se volessimo considerare la quota totale di tutti i browser Microsoft Internet Explorer dovremmo dire che quest'ultimo ha il 25-30%.
Tuttavia ha senso fare le dovute distinzioni come appare nel grafico, perché solo IE9 ed IE10 sono i browser di casa Microsoft che supportano gli standard HTML5 e CSS3, quindi di fatto le versioni minori sono da ritenersi totalmente obsolete, seppure resti quel fastidioso ed incredibile Explorer 8 ancorato ad una quota di 7-10%.
Andando a fondo sulla questione di Explorer 8 vediamo anche le quote di altri paesi: Germania 4,63%, Francia 6,61%, Spagna 7,89%, UK 9,23%, USA 10,2%. Quindi ognuno faccia le proprie considerazioni, in vista del pubblico del sito che deve fare.
Sappiamo che un sito può essere corretto per IE8 apportando delle modifiche attraverso commenti condizionali e javascript (html5shiv.js, respond.js, mediaqueries.js, CSS3PIE), quindi probabilmente i nostri sforzi nel tenere la compatibilità per quel browser danno come risultato la quota rilevata, un'altra causa della resistenza di IE8 credo sia l'impossibilità dei sistemi XP di installare IE9. Quindi il popolo vintage, che ancora rifiuta di cambiare sistema operativo, sta con molta probabilità usando IE8 (potrebbero però essere invitati ad usare Chrome o Firefox).
Forse i web designer dovrebbero smettere di supportare IE8 con più coraggio, così da costringere la gente ad aggiornarsi. Vediamo infatti che IE7, ormai boicottato da tutti, è colato a picco ad una quota inferiore dell' 1%.
Il dato di IE8 che scende lentamente e supera ormai IE9 è davvero atipico, mi fa pensare che i nostalgici di Windows XP rimangano ancora molti, probabilmente più per una questione di fama acquisita durante i downgrade avvenuti "nell'incidente Vista", che per reali prestazioni e stabilità del sitema (XP è del 2001).
Sempre parlando di Internet Explorer notiamo una interessante evoluzione nell'arco di un anno, nell'ultimo trimestre la gente si è spostata con molta decisione verso l'uso di IE10 a scapito di IE9. Secondo me questo trend indica che le persone hanno acquistato pc (o mobile) dotati di sistema Windows 8 (in cui IE10 è nativo) oppure hanno aggiornato il browser nei propri Windows Seven. In aggiunta credo che tutti stiano dismettendo Windows Vista (sitema molto sfortunato).
Ora diamo un'occhiata al mondo Mac, il browser Safari resta a quote molto basse come era prevedibile, il popolo Apple non è mai stato rilevante nel Web. Tuttavia vediamo una leggera crescita in atto, anche per la versione di Ipad.
Android ha un dato strano, qualcuno potrebbe essere deluso ed incredulo nel vederlo non raggiungere il 2%, in crescita, ma pur sempre bassissima. In realtà avevo già spiegato come secondo me il mito del mobile fosse sovrastimato, ho confermato le mie convinzioni anche dopo parecchi mesi, con l'articolo accennato all'inizio, sull'evoluzione del mercato. Dobbiamo anche considerare che gli utenti Android potrebbero preferire altri browser invece del default del sistema operativo (quindi magari sono inglobati nella quota di Chrome o in altre).
In ogni caso tutto dipende davvero dal peso che ha l'utenza mobile nei confronti del sito web specifico. Ci sono siti che hanno quasi metà utenza mobile/tablet, mentre altri ne hanno un terzo, altri ancora si allontanano con quote tipo 1/6, molti altri 1/20 o meno. Se il sito è poco adatto, o utile, per l'uso mobile, semplicemente verrà visto nel desktop.
Il mio stesso sito (che è certamente responsive) è visto però con quota mobile 1 a 20, ed il motivo è semplice: il mio blog è rivolto a sviluppatori web, i quali probabilmente sono davanti al proprio desktop, e stanno lavorando. Il mio sito non si presta ad essere guardato distrattamente nel cellulare, mentre si è a passeggio.
In conclusione cosa possiamo dire riguardo i browser attuali? Io mi sento molto fiducioso nel continuare senza troppa paura nello sviluppo di siti moderni, HTML5 e CSS3, la maggioranza delle persone si sta aggiornando, e presto anche le quote di Internet Explorer cambieranno, lo stanno già facendo. Se fra un anno IE8 si abbassa al di sotto della soglia 5%, credo proprio di smettere di supportarlo. Per ora intanto cerco di applicare i vari fix necessari.
Riguardo il mobile, sto già facendo siti responsive con Bootstrap, questo mi da abbastanza affidabilità nel prossimo futuro. Ho guardato anche le risoluzioni dei display nei cellulari 2013, beh, posso dire che ci avevo azzeccato, si sono alzate molto e misure come 320, o 480 pixel stanno diventando preistoria, probabilmente fra 6 mesi o un anno faremo siti con meno trasformazioni e preoccupazioni sul fronte mobile.
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